Psicologia della liberazione, incontro con il curatore
“Chiunque operi per la cura delle persone e per il cambiamento sociale troverà molti motivi di interesse nell’opera di Ignacio Martín-Baró, per la prima volta tradotta in Italia a cura di Mauro Croce e Felice Di Lernia per i tipi della casa editrice Bordeaux. Ignacio Martín-Baró, docente universitario di psicologia, teologo e gesuita salvadoregno ucciso insieme ad altri compagni e colleghi dall’esercito salvadoregno per il suo impegno a favore della popolazione oppressa, rivolge a tutti i professionisti della cura un interrogativo lacerante: il nostro compito è descrivere la società o cambiarla? possiamo curare ciascuna singola persona senza mettere in discussione le cause del suo disagio? Tra i primi e più interessanti studiosi delle dinamiche legate alla violenza, delle sue cause e della sua fenomenologia, Ignacio Martín-Baró è anche un precursore degli studi di genere e della violenza del maschilismo inteso come caratteristica fondamentale dell’ordine costituito”
Il 16 novembre 1989, in piena guerra civile salvadoregna, uno squadrone della morte del paese centro-americano uccide il gesuita Ignacio Martín-Baró, per via delle sue posizioni culturali e politiche contro l’oppressione della dittatura e le sue connivenze con gli Stati Uniti d’America. Ignacio Martín-Baró è il teorico della Teologia della liberazione ma soprattutto, essendo stato docente di psicologia all’Università del Centro America dei Gesuiti, è ritenuto il padre della Psicologia della liberazione. Per la prima volta i suoi scritti e il suo pensiero – la psicologia deve essere, senza se e senza ma, sempre al servizio delle popolazioni oppresse – vengono tradotti in Italia con uno scritto di Noam Chomsky.
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