Si chiamava Faber | Con Federico Sirianni e Stefano Barbati
Federico Sirianni, per brevità definito cantautore, è genovese ma adottato in età adulta da Torino.
Il Premio Tenco, per voce diretta del mai troppo rimpianto Amilcare Rambaldi, lo ospita sul palco dell’Ariston di Sanremo come miglior esordiente del 1993. Ma ci vogliono dieci anni di percorsi sghembi per l’uscita del primo disco, “Onde clandestine” (Warner, 2002). Nel 2004 vince il Premio della Critica al festival Musicultura di Recanati, nel 2006 il Premio Bindi e nel 2010 il Premio Lunezia Doc. Pubblica altri due dischi, “Dal basso dei cieli” (Upr, 2007) e “Nella prossima vita” (Egea, 2013), realizzato insieme agli GnuQuartet, lavoro che viene definito dalla critica “Il miglior disco italiano dell’anno” e il libro-disco, “L’uomo equilibrista” (Miraggi Ed., 2014).
Federico Sirianni ha avuto la fortuna di conoscere Fabrizio De André e di incontrarlo più volte nel proprio cammino di vita, artistico e musicale. Sono stati incontri fugaci, ma che hanno lasciato il segno. Il 48enne «cantattore» genovese, ora residente a Torino, già Premio Bindi 2006, e quindi degno figlio della sua terra di menestrelli d’autore, racconta questo legame con «Si chiamava Faber», spettacolo di scena presso il Centro Culturale “Aldo Moro” il 21 aprile 2018
con
Federico Sirianni: voce e chitarra
Stefano Barbati: chitarra
** costo del biglietto: €10.00
** prevendite presso Centro Culturale “Aldo Moro”, DranK e L’albero del Sole
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