Incontro con lo scrittore Remo Rapino

Domenica 6 marzo alle 18:00 il Centro Culturale “Aldo Moro” ospiterà presso il proprio teatro, Remo Rapino, scrittore vincitore del Premio Campiello 2020. L’occasione è la presentazione del suo ultimo libro “Cronache dalle terre di Scarciafratta” (minimum fax).

Dialogherà con l’autore l’Associazione Culturale Sopralerighe.

Dopo il grande successo di “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” vincitore del Premio Campiello 2020, in questo romanzo corale Remo Rapino continua a raccontarci tra risa e lacrime l’epopea degli ultimi, degli «spasulati» e dei folli della sua regione, e a restituire la dignità di un nome a chi è stato derubato anche della memoria. Ambientato a Scarciafratta, una Macondo d’Abruzzo inerpicata tra i crinali dell’Appennino teatro di fantasmi e di visioni, svuotata da un terribile terremoto, la Cosa Brutta. Le case sono ridotte a pietre che rotolano e si sfarinano, ma continuano a parlare. Sulla Rocca resiste per anni soltanto un uomo, Mengo, seduto su un uscio sotto “un cencio di luna” insieme a Sciambricò, un cane pastore di quindici anni dagli occhi chiari. Scavando tra le macerie della scuola Mengo trova i quaderni dei bambini, e anche un registro dell’Ufficio anagrafe che un impiegato «sfastognato di timbri a bollo tondo e di certificati» aveva riempito di nomi, date, nascite, morti e sposalizi, di tutte le storie perdute del paese. Alla fine della sua vita, per «ridare voce a quelli sommersi dalla morte», Mengo le trascriverà una per una, a Villa Adriatica, la casa di riposo dove viene ricoverato. Fino all’alba del 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong e Edwin Aldrin sbarcano sulla luna, e lui termina di scrivere l’ultima lettera.

In “Cronache dalla terra di Scarciafratta”, Remo Rapino torna a raccontare la figura di un emarginato, di un uomo solo immerso nelle sue fantasticherie. Degli abitanti di Scarciafratta conosciamo tutti i drammi e i dolori quotidiani, le gioie scarse. Rapino riesce a far rivivere un piccolo borgo immaginario e il paesaggio che lo circonda con intima adesione alle storie degli altri.

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L’evento è ad ingresso gratuito ma è consigliata la prenotazione al link:

https://bit.ly/3JwJmCs

oppure presso la Biblioteca comunale di San Salvo

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Remo Rapino è nato nel 1951 a Casalanguida in provincia di Chieti. È  stato insegnante di filosofia nei licei. Vive a Lanciano. Ha pubblicato i racconti Esercizi di ribellione (Carabba 2012) e alcune raccolte di poesia, tra cui La profezia di Kavafis (Moby-dick 2003) e Le biciclette alle case di ringhiera (Tabula Fati 2017). Con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax 2019) ha vinto il Premio Campiello 2020.